Temu: tutto quello che c’è da sapere

Nel vasto mondo degli acquisti online, una piattaforma cinese ha rapidamente guadagnato una notorietà straordinaria, sfidando giganti consolidati come Aliexpress e Amazon. Stiamo parlando di Temu, una piattaforma di shopping online che ha catturato l’attenzione di acquirenti in tutto il mondo grazie a prezzi incredibilmente convenienti e una strategia di marketing aggressiva con annunci che sembrano comparire ovunque.

Chi è Temu

Temu è di proprietà e gestita dalla società PDD Holdings, con sede in Cina e registrata nelle Isole Cayman, società che possiede anche Pinduoduo, la più grande piattaforma tecnologica sull’agricoltura in Cina: nel 2019 quasi 600.000 commercianti hanno venduto prodotti agricoli (frutta e verdura) con Pinduoduo, riforniti da circa 12 milioni di contadini. Dietro a PDD Holdings c’è Colin Huang, 43 anni, uomo d’affari cinese che ha fondato numerose società e che secondo Forbes ha un patrimonio di oltre 32 miliardi di $.

PDD Holdings a settembre 2022 lancia Temu, piattaforma che consente ai fornitori con sede in Cina di vendere e spedire direttamente ai clienti senza dover fare affidamento su distributori intermedi nel paese di destinazione. Temu offre una vasta gamma di merci che vanno dai prodotti elettronici all’abbigliamento, passando per articoli per la casa e molto altro ancora. Oltre alla sua facilità d’uso (gli acquirenti possono effettuare acquisti tramite un browser Internet o un’app mobile dedicata), la chiave del successo di Temu risiede soprattutto nei suoi prezzi altamente competitivi. Molti acquirenti sono rimasti stupiti dalla convenienza dei prodotti offerti su questa piattaforma. Questo, unito a una pubblicità incessante sui social media e su vari siti web, ha contribuito in modo significativo all’ascesa di Temu.

Controversie

Uno degli scontri legali più significativi di Temu è in corso con Shein: Temu ha accusato quest’ultima di aver violato le leggi antitrust cercando di ostacolare i suoi accordi con produttori di abbigliamento. Tuttavia, Shein ha risposto citando in giudizio Temu negli Stati Uniti, sostenendo violazioni di marchi e copyright, oltre a “pratiche commerciali false e ingannevoli”. Questa battaglia legale continua a evolversi e potrebbe avere conseguenze significative per entrambe le aziende.

Preoccupazioni sulla sicurezza

La piattaforma è stata anche oggetto di attenzioni esterne riguardo ai potenziali rischi legati alla sicurezza. Alcuni politici americani hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla conformità di Temu con la legge sulla prevenzione del lavoro forzato degli uiguri. Inoltre, come già accaduto nel caso di TikTok, funzionari occidentali hanno espresso preoccupazioni sulla regolamentazione cinese in materia di sicurezza nazionale, che potrebbe consentire a Pechino di accedere ai dati degli utenti. Finora, non sono state avviate indagini formali in Europa riguardo all’uso dei dati dell’app, ma Android di Google ha interrotto la possibilità di scaricare Pinduoduo, segnalando crescenti preoccupazioni sulla sicurezza dei dati. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani

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