Il ritorno del Commodore 64

La Commodore Business Machines, uno dei marchi più famosi al mondo, sta lavorando alla realizzazione di un computer integrato nella tastiera vintage in perfetto stile Commodore 64 anni ’80: il Commodore GK64. Lo fa nel quarantesimo anniversario dell’uscita dell’iconico computer che nel 1982 ha rivoluzionato il mondo dell’informatica facendo avvicinare alla programmazione e non solo milioni di persone.

Il computer esteticamente ricorda molto nelle linee e colori l’antenato mentre l’hardware sarà molto diverso: si tratterà di una piattaforma dual-hardware con sezioni distinte (a parte l’alimentazione): da una parte i componenti per Windows (11?) e dall’altra quelli per Android. Si potrà scegliere se attivare Windows per le attività quotidiane oppure Android per giocare. Il tutto corredato da varie porte, ancora non confermate, probabilmente USB, HDMI, Bluetooth, WI-FI e forse una porta Ethernet. Inoltre potrà essere acquistato un monitor esterno marcato Commodore ma per saperne di più dovremo attendere la finestra del lancio previsto: ottobre/novembre 2022.

BREVE STORIA DELLA COMMODORE

  • Negli anni ’50 la Commodore fondata da Jack Tramiel si occupa prima di importare e poi produrre autonomamente macchine calcolatrici
  • Nel 1977 sviluppa il Commodore PET ma il successo arriva nel 1981 quando commercializza il VIC-20, “the friendly computer” (il computer amico) per le famiglie che diventerà il primo computer della storia a raggiungere il milione di unità vendute, di cui 800.000 solo nel 1982 (per fare un paragone l’Apple II in tutto il periodo 1977-1982 raggiunse “appena” 700.000 unità
  • Nel 1982 il successo viene bissato e altamente superato dal Commodore 64: il computer più venduto nella storia dell’informatica, i videogiochi sono entrati nelle case.
  • Nel 1985 viene messo in commercio il Commodore 128, ultimo 8 bit della casa per fare posto all’Amiga 500 nel 1987, altra icona videoludica.
  • Successivamente escono altre macchine della famiglia Amiga ma con i primi anni ’90 le vendite crollano e a nulla sono valse le commercializzazioni del CDTV e CD32: nel 1994 Commodore è in bancarotta.
  • Da lì in avanti il marchio viene stato conteso tra varie realtà a suon di polemiche e battaglie legali. Fino a quando, nel 2014, appare un italiano, Massimo Canigiani, che diventa CEO di Commodore Business Machines e prova a dargli nuova linfa.
  • Nel 2015 Commodore Business Machines Ltd ha ottenuto i diritti del marchio Commodore in 38 paesi in tutto il mondo e nel 2016/2017 commercializza due smartphone marcati Commodore: PET e LEO

Per ora mi fermo qui perché le vicende della Commodore, che hanno fatto la storia dell’informatica, necessitano di un approfondimento su di un articolo ad hoc.

Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.

Davide G.

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