Threads vs Twitter: chi vincerà?

La traduzione letterale di threads è “fili” ma in informatica e più precisamente nei forum, nei newsgroup e nelle chat ha assunto il significato di “discussioni” relative ad uno specifico argomento, detto topic. In altre parole, un amico crea un gruppo su Whatsapp dal titolo “addio al celibato di Giorgio” che è il topic, tutti i messaggi a seguire sono le discussioni o threads.
Precisato il significato generico andiamo a capire che cosa è Meta Threads.

Si tratta dell’applicazione creata da Meta di Zuckerberg – che controlla già Facebook, WhatsApp e Instagram – per competere con Twitter, che alcuni utenti trovano più caotico e meno funzionale di un tempo da quando è stato acquistato da Elon Musk lo scorso ottobre. L’app è l’ultima arrivata tra i concorrenti, come Bluesky e Truth Social di Donald Trump , che hanno mirato a fornire uno spazio digitale alternativo per la messaggistica testuale oltre a Twitter.

Differenze tra Threads e Twitter

  • Un vantaggio immediato di Threads è la possibilità di convertire la base di utenti esistente di Instagram in nuovi account Threads poiché le persone devono avere un accesso a Instagram. Secondo Statista Instagram ha più di 1,21 miliardi di utenti attivi. Inoltre gli utenti di Threads potranno anche passare dall’app testuale a Instagram. I post sui thread possono essere condivisi sulla storia o sul profilo Instagram di un utente.
  • Meta ha confermato che Threads fornirà agli utenti un limite di 500 caratteri. Gli utenti Twitter non verificati hanno un massimo di 280 caratteri. Da ricordare comunque che per $ 8 al mese, gli abbonati a “Twitter Blue” possono aumentare il limite di caratteri a 25.000. Non è chiaro se Meta fornirà opzioni simili.
  • La home page di Twitter consente agli utenti di visualizzare le tendenze e altri argomenti a cui potrebbero essere interessati. Per ora, l’unico modo per esplorare cosa c’è su Threads è scorrere il feed della home.
  • A partire dal lancio di mercoledì, Threads non sembrava avere un’opzione per salvare le bozze dei post. Anche l’esperienza di threading è diversa. Su Threads, un utente deve premere invio tre volte per avviare un thread. Su Twitter, i thread vengono avviati con il pulsante più.
  • Su Threads, gli utenti non possono vedere i “Mi piace” di un altro profilo.

Threads è stata resa disponibile per il download da ieri, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma non nei paesi dell’Unione Europea. Secondo fonti interne a Meta, l’applicazione raggiungerà i 27 paesi membri dell’UE in ritardo a causa di alcune questioni relative all’uso dei dati personali da parte di Threads, che devono ancora essere risolte per adeguarsi alle normative europee.
Infatti, Threads, come tutte le altre piattaforme commerciali di social network, dovrà rispettare il Digital Markets Act, una legge europea approvata un anno fa che riguarda la condivisione dei dati degli utenti. Negli Stati Uniti, dove le leggi che tutelano la privacy degli utenti online sono quasi inesistenti, Meta ha già comunicato pubblicamente che raccoglierà una vasta quantità di dati degli utenti, tra cui posizione, cronologia degli acquisti e dei siti visitati, informazioni finanziarie, contatti e altre informazioni sensibili.

In poche ore l’app di Meta ha registrato oltre 7 milioni di download ma siamo nella fase “curiosità del nuovo”, in ogni caso la battaglia tra Mark Zuckerberg e Elon Musk è appena cominciata. Dalle prime indiscrezioni non sembra che Threads possa impensierire più di tanto Twitter anche se cosa faranno l’oltre 1 miliardo di utenti Instagram sarà fondamentale. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani

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