Addio a Internet Explorer

Dopo 27 anni di onorata carriera Internet Explorer viene mandato in pensione. A partire da oggi infatti Microsoft termina il supporto ufficiale del browser che ha fatto la storia di internet.

Il browser altro non è che quel programma, installato sul tuo sistema operativo, che ti permette di navigare su Internet ed accedere alle pagine del WWW

Nato nel 1995 era diventato la porta di accesso al web per la maggioranza degli internauti arrivando a oltre il 90% del mercato grazie al fatto di essere preinstallato in Windows95.

Ha partecipato a entrambe le guerre dei browser. La prima che è durata nel decennio 1994-2004 è passata alla storia come la guerra tra lo stesso Internet Explorer e Netscape Navigator. Quest’ultimo è uscito nettamente sconfitto con America On Line che abbandonò il progetto nel 2007.

La seconda guerra dei browser, tuttora in corso, vede nascere nel 2004 molti browser concorrenti come Mozilla firefoz, Safari e Opera. Nel 2009, nonostante Firefox supera il 22%, Internet Explorer detiene ancora il 67% degli utilizzatori della rete. Proprio quest’anno nasce Google Chrome.

A partire dal 2010 Internet Explorer ha alti e bassi e nel 2014 è ancora il browser più utilizzato con il 58% seguito da Chrome che ha appena superato Firefox (17,5% contro 17,2%).

A maggio 2016, Internet Explorer di Microsoft è stato superato per la prima volta da un browser concorrente: Google Chrome (41,6% vs. 41,3%). Microsoft decide di sviluppare un nuovo browser, Edge che segnerà la lenta dipartita di Internet Explorer arrivata oggi.

Solo per dovere di curiosità, attualmente Chrome è il browser desktop più utilizzato con il 77% e il 63% della quota di mercato totale di tutti i browser nel mondo. Non sorprende che Google domini anche la quota di mercato dei motori di ricerca arrivando a quasi il 92% della quota di mercato desktop.

Riguardo i sistemi operativi ChromeOS detiene solo lo 0,42% della quota di mercato desktop mentre Windows rappresenta l’87,82% e macOS detiene una quota del 9,42%, ma questa è un’altra storia…

Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.

Davide G.

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