Cina: la super potenza tecnologica contro il coronavirus

In questi giorni non possiamo non parlare nuovamente del covid-19 e lo faremo mostrando le avveniristiche tecnologie che la Repubblica Popolare Cinese ha adottato per combattere il coronavirus.

APP per geolocalizzare i contagi

In Cina non vengono utilizzate le stesse applicazioni così diffuse in occidente, al posto di Whatsapp, per mandare messaggi e condividere foto, viene usata WeChat. Al posto di Amazon i cinesi acquistano su Alibaba e il motore di ricerca principale non è Google ma Baidu. Proprio sulle mappe di questa app è stata introdotta una funzione che, se cliccata, permette immediatamente di vedere dove sono i contagi e capire così i luoghi da evitare.

Droni per sanificare le aree infette

In diverse aree del Paese sono stati utilizzati dei droni per spargere disinfettante sulle città. Grazie all’uso dei droni non solo si risparmia tempo ma si evitano eventuali infezioni sul lavoro.

Robot per la scansione termica

Il robot-termometro sfrutta una tecnologia di sensori basata sui raggi ultravioletti. Con una sola ripresa è in grado di verificare la temperatura corporea di decine di persone. In Cina stanno installando telecamere di questo tipo in luoghi in cui è necessario effettuare tanti controlli in poco tempo, come stazioni ferroviarie o aeroporti.

Il QR-code per tutti

Nella città di Hanzhou è stato assegnato ai cittadini un codice qr. Attraverso Alipay, un’app sviluppata dalla holding Alibaba, possono essere controllati gli spostamenti di ogni cittadino e dire se può girare liberamente o se deve mettersi in quarantena. Tutto ciò a scapito della privacy e libertà individuale.

Sistemi di analisi basati sul machine learning per la diagnosi

È di pochi giorni fa la notizia riportata da Sina Tech News, di un algoritmo in grado di formulare una diagnosi accuratissima del coronavirus (96%) in appena 20 secondi. Per capire l’importanza della scoperta basti pensare che un medico impiega mediamente tra i 5 e i 15 minuti per leggere una Tac ed elaborare una diagnosi, scansionando anche 300 immagini. L’algoritmo invece sfrutta sistemi di analisi basati sul machine learning grazie allo storico di oltre 5 mila casi confermati di covid-19. L’algoritmo è stato sviluppato da Damo Academy, ossia l’istituto di ricerca del colosso tech Alibaba.

Se volete approfondire l’argomento vi consiglio questo articolo della BBC. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.

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